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La camorra che fa la guerra ai preti

Territori che ne hanno viste tante. Cutoliani contro il cartello antagonista organizzato, i Di Lauro alle prese con il tradimento dei “girati”. Disoccupazione storica e dispersione scolastica con numeri da record. Oggi, la tendenza dei malavitosi è quella di prendersela con i sacerdoti di frontiera. Colpevoli di far “montare” la ribellione dei cittadini, rei di trasformarsi loro malgrado in simboli. Don Maurizio Patriciello è uno di loro. Da tempo il parroco della chiesa del parco verde di Caivano, in provincia di Napoli, è finito nel mirino dei capetti locali e l’episodio che si è verificato nella domenica dedicata al Signore, nel corso della messa dei bambini, non ha intimidito il missionario ma lo ha lasciato molto prostrato: “Ricevere il proiettile è stato un gesto doloroso”, le sue parole dopo che una persona, poi identificata, gli ha consegnato un fazzolettino con dentro l’odioso oggetto. Un episodio che gli inquirenti mettono in relazione con la sparatoria avvenuta la sera precedente. Una cosiddetta “stesa”, con giovani armati in sella agli scooter che hanno esploso colpi di pistola all’impazzata, tra viale Margherita e via dei Tulipani. Non lontano dalla parrocchia di San Paolo Apostolo, dalla quale don Patriciello ha eretto il suo scudo di legalità.