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Tonnellate di rifiuti diretti in Turchia sequestrati nel porto di Napoli

C’è un carico di rifiuti pericolosi bloccato nel porto di Napoli. Quasi 400 tonnellate di scarti per fusione con destinazione Turchia, sequestrati dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico. Si tratta della prima operazione compiuta dopo la firma del nuovo decreto che ha introdotto aggravamenti di pena per i reati ambientali. I rifiuti provengono da una società di Caivano in provincia di Napoli, destinati a un’acciaieria turca per la fusione in altoforno. Ma nel carico sono stati trovati oggetti pericolosi come filtri olio, parti di batterie esauste, gomma, poliuretano, parti meccaniche di veicoli non bonificati, parti di biciclette, elementi metallici ossidati, pneumatici, telai di biciclette, cavi elettrici. Il tutto accompagnato da falsa documentazione.