Porta a Napoli inchiesta milanese sui rifiuti
Le investigazioni sono state condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Trieste. L’inchiesta nasce in seno alla Direzione distrettuale antimafia di Milano. Le indagini sono transnazionali e delineano una triangolazione Milano – Napoli – Estero. Braccio armato di una vasta organizzazione per fare soldi sul trasporto e la sparizione dei rifiuti, fino al reinvestimento dei capitali accumulati, la camorra napoletana. I finanzieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per 92 milioni di euro. Le operazioni della Gdf hanno riguardato le province di Milano, Ferrara, Monza Brianza e Napoli. È stato fatto emergere che gli ingenti flussi di prodotti gestiti dall’organizzazione venivano regolarizzati attraverso false fatturazioni emesse da imprese di comodo, così da nascondere la provenienza illegale. I pagamenti delle fatture venivano trasferiti successivamente su conti correnti esteri, anche cinesi, attraverso ulteriori flussi di false fatturazioni, per complicare ulteriormente la tracciabilità.