“Mare e laghi sicuri 2025”, l’operazione si è conclusa
Con la fine del periodo estivo si è conclusa l’operazione “Mare e laghi sicuri 2025” ed è tempo di bilanci. Partita su scala nazionale lo scorso 16 giugno, l’attività ha avuto tra i suoi principali obiettivi, in coerenza con le direttive emanate dal Comando generale delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, quello di vigilare sullo svolgimento ordinato e sicuro di tutte le attività connesse agli usi del mare e delle coste durante la stagione estiva. L’operazione, coordinata a livello regionale dal reparto operativo della direzione marittima di Napoli, ha visto impiegati uomini e mezzi del corpo su oltre cinquecento chilometri di costa e 40 mila di specchio acqueo. Come negli anni precedenti, l’operazione è stata preceduta da una fase informativa e di sensibilizzazione dell’utenza marittima, per una corretta e prudente fruizione del mare e delle spiagge, svolta in sinergia con enti, sodalizi nautici, associazioni ed operatori del settore diportistico nonché attraverso mirate “pillole” informative, curate da personale della guardia costiera, andate in onda su alcune delle principali testate radiofoniche e televisive locali. Nella sua fase esecutiva l’operazione ha visto un esponenziale incremento dello sforzo operativo dei comandi territoriali della Guardia costiera, con l’impiego diurno di 32 motovedette, 20 battelli veloci e oltre 150 militari, lungo gli oltre 500 chilometri di costa campana. Duecento sono state le persone tratte in salvo perché in pericolo di perdersi, al termine di oltre 120 interventi di ricerca e soccorso in mare, a cui si aggiungono i tantissimi interventi di “assistenza”, non computati come soccorsi, frutto di addestramenti specifici e elevata professionalità di tutto il personale impiegato. Si sono purtroppo contati anche nove decessi, dovuti a malori e a gesti volontari e che hanno avuto quindi, come matrice comune, l’intervento del personale ad evento già consumato. Oltre cinquemila sono stati i controlli effettuati dalle dipendenti unità navali nei confronti unità da diporto, a seguito dei quali sono stati elevati circa ottocento sanzioni amministrative per violazioni delle norme in materia di sicurezza della navigazione e 170 sanzioni per violazioni in materia ambientale, soprattutto per ipotesi di navigazione all’interno delle aree marine protette. Di particolare rilievo è stato lo sforzo operativo messo in campo per assicurare l’ordinato e sicuro svolgimento dei traffici marittimi in alcune aree caratterizzate da un’altissima affluenza e concentrazione di traffico diportistico, quali la zona dei “faraglioni” di Capri e l’intero litorale dell’isola di Ischia, contraddistinto dalla presenza dell’area marina protetta di altissimo pregio ambientale, “regno di Nettuno.