L’Intelligenza Artificiale entra nel laboratorio di PMA
C’è anche il contributo di Napoli nella importante scoperta fatta dai ricercatori di Genera, che hanno sperimentato come l’Intelligenza Artificiale possa aiutarenella valutazione della qualità di ovociti ed embrioni. Tre sono gli studi coordinati dal team di ricerca del gruppo Genera presentati al congresso Eshre di Parigi, i quali evidenziano che l’intelligenza artificiale aiuta a predire quali embrioni diventeranno blastocisti. Genera è il più grande gruppo attivo in Italia nella diagnosi e la cura dell’infertilità, un network di 7 centri specializzati privati con sede a Napoli, Roma, Cagliari, Umbertide (Pg), Milano e Marostica (Vi) e Torino. Gli studi coordinati dal team di ricerca italiano del gruppo Genera, presentati al 41esimo congresso della Società europea di Riproduzione umana ed embriologia (Eshre) in corso a Parigi, dimostrano come l’integrazione tra Intelligenza Artificiale (AI) e tecnologia time-lapse stia cambiando radicalmente le pratiche cliniche in medicina della riproduzione. E l’AI si afferma sempre più come ‘assistente’, ‘co-pilota’ dell’embriologo nel valutare la qualità degli ovociti, lo sviluppo degli embrioni e il momento ideale per la biopsia embrionale, promettendo una gestione più oggettiva, personalizzata, riproducibile ed efficiente dei trattamenti di fecondazione assistita. “Questi tre studi – spiega Laura Rienzi, embriologa e Direttore Scientifico dei centri Genera – dimostrano come l’intelligenza artificiale e la tecnologia time-lapse possano fornire soluzioni integrate per ottimizzare la selezione ovocitaria, prevedere precocemente la competenza embrionale e standardizzare le pratiche di laboratorio, riducendo variabilità e soggettività. Dall’analisi iniziale degli ovociti fino alla biopsia preimpianto, la medicina della riproduzione entra in una nuova era, basata su dati, algoritmi e medicina personalizzata”.