Le anime pezzentelle che chiedono aiuto ai fedeli anche dai dipinti murali
La scoperta nella chiesa di Santa Luciella ai Librai a Napoli è sorprendente. A emergere dall’oblio due anime del Purgatorio ritratte accanto a una corona di spine, in un dipinto sull’intonaco dell’ipogeo di inizio Settecento. Le due anime pezzentelle sono ritratte nel fuoco purificatore con al collo un rosario. Si tratta di un anziano, con le mani in petto in segno di devozione e rispetto, e di un monaco con le mani alzate. Il ritrovamento è stato del tutto casuale, nel corso di un servizio fotografico coordinato dall’associazione “Respiriamo Arte” che gestisce la chiesa. A quel punto, in accordo con la Soprintendenza, è stato chiesto alle restauratrici che si stavano occupando di altre opere di farli riemergere. La Fondazione Banco di Napoli ha raccolto l’appello, finanziando i lavori per portare alla luce l’intera opera. Per chi non lo sapesse, il culto prevedeva che un fedele “adottasse” un teschio prendendosene cura materialmente (per esempio pulendolo) e spiritualmente, pregando per la sua anima affinché potesse lasciare il Purgatorio e raggiungere il Paradiso. In cambio i fedeli chiedevano una grazia.
