Incendio sul Vesuvio, due Procure al lavoro
Dopo giorni di paura, la pioggia di ieri ha contribuito allo spegnimento degli ultimi focolai che hanno distrutto oltre cinquecento ettari di macchia mediterranea sui crinali del Vesuvio. Sono due le Procure che indagano sui diversi roghi. Al lavoro i magistrati di Nola e di Torre Annunziata. Dopo il duro lavoro di vigili del fuoco, protezione civile e volontari si apre ora un capitolo nuovo. Quello della ricerca dei responsabili, se ci sono, e delle responsabilità sulle attività di prevenzione che, evidentemente, non sono state tutte portate a termine. Dunque, adesso sono due i fascicoli aperti, quello della Procura di Nola, competente sul territorio di Terzigno dove avrebbe avuto inizio l’incendio, e quella di Torre Annunziata, che si occupa dei territori di Torre del Greco e di Trecase. Le indagini stanno valutando sia la disattenzione di qualcuno che ha dato fuoco a sterpaglie senza riuscire a controllare le fiamme, sia la volontà di piromani alle prese con la necessità di pulire i terreni o di smaltire illegalmente rifiuti. Nei momenti più drammatici dello scorso fine settimana, su richiesta del governatore della Campania Vincenzo De Luca, il ministro della Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci aveva firmato lo stato di emergenza. Cosa che ha consentito l’arrivo di squadre di soccorso da diverse regioni italiane, mentre dall’alto Canadair ed elicotteri lanciavano acqua e sostanze che ritardano l’avanzata degli incendi.
