Gli affari illeciti di un imprenditore tra Napoli e Bologna
Le due città, Napoli e Bologna, incrociano il destino di un uomo i cui affari poco chiari portano direttamente al clan di camorra Di Lauro. I riflettori degli inquirenti si sono concentrati sui proventi di truffe assicurative e sul riciclo degli stessi, realizzati in complicità con personaggi legati al clan della faida di Scampia, che ha dato origine al prodotto televisivo Gomorra. Proprio come nella fiction, tra gli accusati ci sono soggetti passati poi ai nemici dei Di Lauro, i cosiddetti “Scissionisti”. Tra i reati contestati c’è anche la sottrazione di ingenti somme all’erario, derivanti da compravendite immobiliari. Per questo motivo si è deciso per la confisca di oltre 100 immobili, per un valore che si avvicina ai 40 milioni di euro all’imprenditore originario di Melito, in provincia di Napoli. Hanno agito nelle indagini i finanzieri di Napoli e Bologna, in esecuzione di provvedimenti del Tribunale di Napoli. Le indagini economico-patrimoniali eseguite sull’imprenditore e sui componenti del suo nucleo familiare hanno acclarato l’esistenza di redditi dichiarati del tutto irrilevanti e incongruenti rispetto agli investimenti finanziari, patrimoniali e societari eseguiti nel periodo 2000 2021.