Evasioni da domiciliari, il record napoletano
Oltre al record, in quattro mesi i carabinieri hanno fatto 55 arresti “rinnovati” e 42 denunce, c’è la creatività tutta napoletana sui motivi della fuga. Le motivazioni sono le più fantasiose. C’è chi evade per regolare conti sentimentali lasciati a metà, chi tenta la fuga all’alba sperando di passare inosservato, chi sfreccia in scooter senza casco convinto che nessuno lo riconoscerà e chi si lancia da una finestra del bagno sparendo per settimane, salvo poi ricomparire in una stanza d’albergo a pochi chilometri di distanza. Gli uomini dell’Arma hanno assistito a casi di ogni genere: dalla donna diretta verso una cena giapponese improvvisata, al detenuto che reinterpreta la fuga napoleonica dall’isola d’Elba dove era costretto a stare e autorizzato a muoversi; dal in fila al traghetto con un passamontagna al detenuto in pasticceria con la famiglia, sorpreso da un carabiniere fuori servizio. I dati sulle evasioni dai domiciliari sono tali che, secondo i carabinieri, sono la prova di una realtà radicata, di un’abitudine difficile da estirpare.
