Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Capitale della Cultura 2028, c’è tanta Campania

Sei Comuni della Campania si candidano al titolo di “Capitale della Cultura 2028”. Sono Bacoli nel napoletano, Mirabella Eclano in Irpinia, Sala Consilina nel salernitano, Sessa Aurunca in provincia di Caserta, l’Unione dei comuni “Città Caudina” e il capoluogo di provincia Benevento. Tutte città d’arte, borghi e, un caso, aggregazioni di Comuni. Con questa prima fase si apre ufficialmente il percorso verso la designazione della Capitale Italiana della Cultura 2028. Le candidature provengono da tutto il territorio nazionale. Il titolo ha lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale e creativo delle città italiane e di promuovere politiche pubbliche innovative basate sulla cultura come leva di crescita, inclusione e attrattività. Dopo le esperienze di Matera (2019 come Capitale Europea), Parma (2020-21), Procida (2022), Bergamo e Brescia (2023), Pesaro (2024) e Agrigento (2025), il titolo per il 2026 è stato assegnato a L’Aquila e per il 2027 a Pordenone.