Vendemmia da record in Campania
Un’annata da record per Campania. Si prospetta un incremento della produzione di vino rispetto allo scorso anno. La vendemmia 2025 in Campania ha fatto registrare un aumento del 13 per cento e un’ottima qualità delle uve. Le varietà autoctone come Aglianico, Fiano e Greco promettono di dare ottimi risultati. Ad aiutare molto è stato un clima favorevole che ha favorito la maturazione. Dalla vendemmia al suo prodotto, secondo gli esperti si attendono vini di precisione, freschezza ed espressività territoriale. Le stime sono di Assoenologi, Unione italiana vini e Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare. Un risultato superiore alla media nazionale che si fermerebbe all’8 per cento. In Campania l’annata è iniziata con la stagione invernale piuttosto mite con precipitazioni poco frequenti e con temperature medie più alte di circa due gradi rispetto alla media del periodo. Inoltre, l’anticipo del germogliamento è stata favorita dal clima mite in primavera nelle aree dell’Irpinia e del Sannio, mentre nelle aree dei Campi Flegrei e Vesuvio si è registrato qualche giorno di ritardo. Non è bastato il vortice di aria fredda dai Balcani, in aprile a rovinare tutto. Le piogge abbondanti di maggio, invece, hanno consentito il proseguire normale dello sviluppo vegetativo. Dal punto di vista della gestione del vigneto, la pressione delle principali malattie fungine è stata limitata, e questo ha portato dunque ad uno stato sanitario ottimale dell’uva, facendo ben sperare per i risultati sia di qualità che di quantità di questa annata. La vendemmia è iniziata con qualche giorno di anticipo. Nel corso dell’ultima settimana di agosto, infatti, è iniziata la raccolta delle uve per le basi spumante nel Salernitano, del Pallagrello e Asprinio d’Aversa nella provincia di Caserta e delle uve Falanghina nel Sannio.
