Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Quando Archeologia e materie umanistiche vanno a braccetto

Gli studenti del liceo classico Vittorio Emanuele II-Garibaldi di Napoli hanno riunito scienza e storia in un unico progetto innovativo. Addizionando l’Archeologia al gruppo di discipline e campi di studio interconnessi STEM (Science Technology Engineering e Mathematics) e mettendo in pratica con sapienza l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati nell’ambito della ricerca sul nostro passato, come droni e software in grado di restituire in 3D elementi complessi. Feconda è stata la collaborazione con la Scuola Superiore Meridionale di Napoli. Nell’ambito delle azioni di potenziamento delle competenze STEM studentesse e studenti hanno imparato ad usare le più moderne tecnologie per elaborare un GIS (Sistema Informativo Geografico), ovvero utilizzare un sistema informatico per gestire dati spaziali e collegarli a informazioni descrittive, per poi visualizzarle sulle mappe. Interessante la teoria, ma bella la pratica, poiché hanno potuto verificare il tutto recandosi sui luoghi più significativi dei Campi Flegrei. Tutto è finito alla ribalta, perché il progetto è sto presentato al FAB!, a Bacoli, alla rassegna favolosa del Cinema archeologico. Lo scopo del progetto è stato quello di evidenziare come le competenze STEM possano integrarsi con le scienze umanistiche per tutelare e raccontare la storia. Una notizia a margine, fornita dalla dirigente scolastica Stefania Colicelli. Il Liceo classico Vittorio Emanuele II – Garibaldi ha risposto all’occupazione da parte degli studenti per il sostegno alla Palestina, disponendo che le lezioni e le iniziative previste si tenessero al Liceo Garibaldi, nel rispetto del diritto allo studio, garantito dalla Costituzione.