Ridateci la Villa Comunale di Napoli: giorno 3
Chi pensasse che leggi e regole valide nel resto della città siano applicabili alla Villa Comunale di Napoli si sbaglia. E di grosso. In questa piccola enclave della illegalità, infatti, è più facile rischiare di essere rapinati che rilassarsi a cogliere fiori. Questi ultimi praticamente assenti nella “boscaglia” di lattine, bottiglie di plastica e rifiuti di ogni genere. È più facile inciampare e farsi male sull’acciottolato irregolare, piuttosto che chinarsi a guardare una piantina nel terreno. Insomma, in questo luogo che dovrebbe essere ideale per lasciarsi andare alla lettura di un buon libro, passeggiare con il bebè nel carrozzino o con il cagnolino al guinzaglio, tutto questo è difficile se non impossibile. A giugno 2024, l’assessore al Verde Vincenzo Santagada ha dato il via ufficiale al cantiere. Ma, il progetto da 2,5 milioni di euro che avrebbe rimesso a nuovo la Villa, fu presentato presentato ufficialmente dal sindaco e dall’assessore in data 12 gennaio 2024. “Oggi è una bella giornata – dichiarò Santagada (nella foto nel giorno dell’annuncio) – perché presentiamo progetti che restituiranno alla cittadinanza due luoghi storici amati da tutti i cittadini napoletani (l’altro era il Virgiliano). Per quello che riguarda la Villa Comunale, oltre alla parte botanica e funzionale, sarà recuperata anche tutta la parte delle opere d’arte presenti nel Parco”. Quando, assessore?