Paupisi, il padre assassino ha confessato
L’unica sopravvissuta alla furia omicida di Salvatore Ocone è la figlia 16enne, in gravi condizioni, trasferita al Neuromed di Isernia e operata alla testa. La violenza ha accomunato le povere vittime. Sia la moglie dell’assassino Elisa Polcino sia il figlio della coppia Cosima, così come la ragazza sono stati colpiti al capo con un corpo contundente. Salvatore Ocone, il 58enne accusato di aver ucciso la moglie e il figlio di 15 anni e di aver ridotto in fin di vita la figlia 16enne, ha confessato. L’uomo, nel corso di un lungo interrogatorio, ha ammesso di essersi scagliato prima contro la moglie 49enne, colpita con una pietra mentre dormiva nel suo letto nell’abitazione di Paupisi in provincia di Benevento, e poi contro i figli. Uccidendo Cosimo e provocando gravissime ferite alla testa e al volto ad Antonia. La fugo è durata un giorno intero e si sta cercando di ricostruire gli spostamenti dell’uomo, che è stato fermato nelle campagne di Ferrazzano, in provincia di Campobasso. Non è ancora chiaro se Cosimo sia stato portato in auto già morto o sia deceduto durante il viaggio. La coppia, il prossimo 19 ottobre, avrebbe festeggiato i 25 anni di matrimonio. In paese qualcuno ricorda di quando Salvatore Ocone, dando segnali di gravi disturbi psichici, si era denudato in piazza. Segnali di un disagio che oggi assumono i contorni della tragedia.