Patto tra camorra e hacker dell’Est per truffare clienti Enel
Il progetto puntava in alto, al coinvolgimento degli oltre 50 milioni di clienti Enel. Secondo gli investigatori gli affiliati alla famiglia malavitosa dei Licciardi, a loro volta riconducibili all’Alleanza di Secondigliano, erano pronti a inserire occultamente nelle bollette una voce di spesa da 8,60 euro, destinata a confluire in alcuni conti correnti appositamente attivati. In aiuto per realizzare il disegno criminale hacker russi, ucraini e romeni. Dalle intercettazioni emerge che il clan progettava di fare l’affare da ben due milioni e mezzo di euro con il clan Russo dell’area nolana. L’incasso della truffa sarebbe dovuto sparire dai conti in brevissimo tempo, proprio grazie all’ingegno degli hacker assoldati nell’Est Europa.
