“Non uno di più”, un corto social contro le armi tra i giovani
L’opera scritta e diretta da Maurizio Braucci, “Non uno di più, è stata presentata in anteprima all’Istituto Superiore Casanova di Napoli. La proiezione del cortometraggio social advertising dà il via a una campagna di sensibilizzazione contro la cultura e l’uso delle armi tra i giovani. Linguaggio diretto ed essenziale, con tempi e inquadrature che si allineano ai codici comunicativi maggiormente utilizzati dai ragazzi, l’opera realizzata dallo scrittore, regista e sceneggiatore napoletano Maurizio Braucci (Gomorra, Anime nere, La paranza dei bambini, Martin Eden) si rivolge direttamente a loro per affrontare l’argomento e renderli partecipi della pericolosità di gesti e comportamenti che facilmente possono tradursi in azioni violente. Dopo la visione del corto, prodotto da Regione Campania e Film Commission Regione Campania, in collaborazione con Dugong Films e Arrevuoto, c’è stato un dibattito tra gli studenti e parte del cast, composto tra gli altri da Massimo Gaudioso (sceneggiatura), Carmine Guarino (scenografia), Marco Messina (montaggio audio), alla presentazione interverranno Palmira Masillo (Preside dell’Istituto Casanova), Rosanna Romano (direttore delle Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania), Titta Fiore e Maurizio Gemma (rispettivamente presidente e direttore della Film Commission Regione Campania), Marina Ferrara (Giudice presso il Tribunale per i minorenni di Napoli), Giuseppe Centomani (Dirigente del Centro Giustizia Minorile della Campania), Isaia Sales (professore universitario e scrittore). “La diffusione delle armi tra i giovani – sottolinea Braucci – è un fenomeno grave: negli ultimi tre anni le vittime da armi da fuoco per futili motivi sono in crescita. Con questo cortometraggio lanciamo una campagna rivolta ai giovani di tutta Italia invitandoli a riflettere sull’importanza del senso della realtà e dei limiti che esistono tra finzione e immaginazione, confidando nel sostegno delle istituzioni affinché su tali tematiche l’indifferenza cessi di esistere”. La battuta finale del cortometraggio è: “Se metti una pistola in scena, prima o poi sparerà”. Parafrasando la regola narrativa postulata dallo scrittore e drammaturgo russo Anton Čechov e aggiunge l’incontrovertibile verità che nei film le pistole sparano per finta, ma nella realtà le armi uccidono davvero. Attori giovani, per lo più esordienti, sono chiamati a tradurre per immagini un messaggio che si rivolge principalmente ai loro coetanei, ma che invita ad una urgente riflessione anche le famiglie, il mondo della scuola, gli educatori e gli operatori attivi del terzo settore per avviare ogni possibile azione di contrasto a ciò che si configura come delle emergenze sociali più delicate e pericolose degli ultimi anni, in Italia e non solo. Il corto sarà diffuso da subito attraverso tutti i canali social messi a disposizione della campagna, programmandone poi la visione nelle scuole (della Campania in primis) e in alcune sale cinematografiche, prima fra tutte Casa Cinema, a Napoli, resa disponibile per questo progetto dal produttore Luciano Stella.
