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“L’identità perduta”, mostra fotografica su Secondigliano

Martedì 9 dicembre, alle ore 11, il mercatino di Secondigliano, a Napoli, ospita la mostra fotografica “L’identità perduta”. Evento promosso dal SeLF Secondigliano Libro Festival e da Periferiamo news, in collaborazione con l’Ordine regionale dei giornalisti e l’Associazione commercianti del Casale, sotto il patrocinio del Comune di Napoli. La mostra, che resterà aperta fino al 13 dicembre, è curata dal giornalista Salvatore Testa e intende ricordare il centenario della perdita di autonomia del territorio di Secondigliano che, da Comune autonomo, divenne zona periferica del Comune di Napoli. La manifestazione segna anche la cessazione delle attività del SeLF, avendo raggiunto gli obiettivi che i soci si erano posti: la promozione della lettura e della cultura fra i giovani del quartiere e non solo. Avendo perso l’autonomia amministrativa, Secondigliano ha registrato un lento declino economico e sociale, nonostante il fatto che in un secolo ha decuplicato la popolazione. Passando da 4 mila a oltre 45 mila residente. A questo va aggiunto che il territorio ha ceduto la fertile piana di Scampia, diventando una delle tante periferie anonime di una grande città. Con il passare del tempo i facoltosi imprenditori, qui c’erano molini e pastifici, che avevano in catalogo cento diversi formati di pasta, e un grande allevamento di suini che produceva pregiati salumi, tra i quali l’ancora celebrato “salame di Secondigliano”. Poi, c’era una miriade di piccole imprese artigianali. Alcune insegne sopravvivono lungo corso Umberto e nelle traverse laterali. Infine, diminuita anche la produzione di seta e felpa fatte dalle casalinghe, cominciava ad affermarsi il fenomeno della camorra, che avrebbe prodotto sanguinose faide con decine e decine di morti. “L’identità perduta si tiene in un mercato popolare in un tentativo – sottolineano i promotori – di portare l’arte e la cultura tra la gente in un territorio dove le strutture dedicate si contano sulla punta delle dita e sono spesso sottoutilizzate. Le foto vanno dalle scene agresti di cacciatori della zona alle feste nei cortili delle belle ville borghesi, dalla costruzione della linea tranviaria del CTP a momenti di vita familiare, dalle feste religione alle visite di due Papi”. La mostra si completa con un catalogo in cui sono comprese le voci del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il suo intervento in occasione della prima Giornata nazionale delle periferie proclamata dal Parlamento; del Sindaco Gaetano Manfredi, che coglie nella rassegna una nuova occasione per il rilancio del territorio; del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, da sempre vicino alle attività del SeLF; di studiosi e professionisti originari del territorio e altri che in esso hanno operato per anni, contribuendo a una migliore formazione di larghe fasce di giovani. Da Vincenzo Moretti e Emilio Lupo a padre Antonio Palmiero, da Anna Baldissara a Ugo Frigerio e Davide Cino.