Giochi, scommesse e estorsione: nel blitz anticamorra in 44
Nella rete dei carabinieri sono finite 44 persone. L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia ed è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna. Le accuse sono di associazione di tipo mafioso, esercizio abusivo di giochi e scommesse, estorsione. Il tutto aggravato dal metodo mafioso. Non solo c’era la finalità di agevolare i rispettivi clan camorristici di appartenenza, ma anche di favorire scambio elettorale politico-mafioso. Nell’inchiesta emerge il ruolo del clan Russo, attivo nel territorio di Nola, che esercitava il proprio controllo su tutte le attività di carattere economico, soprattutto nel ramo immobiliare, pretendendo il pagamento di somme di denaro sulle compravendite. L’illecito esercizio di attività di gioco e scommesse univa i clan Licciardi e Russo i quali, attraverso agenzie e sub-agenzie raccoglievano i proventi delle scommesse clandestine e gestivano i giochi on-line su siti clandestini. A tutto ciò va aggiunto il condizionamento delle elezioni amministrative nel Comune di Cicciano, del 2023, e quelle del Comune di Casamarciano, del 2022.
