“Fede e Luce” a Pompei per i 50 anni di storia in Italia
Il cammino di “Foi et Lumière”, Fede e Luce, è iniziato con un pellegrinaggio nel 1971 a Lourdes. Un grande evento al quale presero parte dodicimila persone provenienti da diversi paesi. Furono i genitori di Maria Francesca detta Chicca, una bambina con gravi disabilità, Mariangela Mazzarotto e Paolo Bertolini, aiutati da altri pionieri ad avviare la nascita del movimento in Italia. Nella scia di quelle esperienze, dal 18 al 21 settembre, a Pompei c’è stato un pellegrinaggio per celebrare cinquant’anni di storia a cui hanno preso parte più di cinquecento persone. “Solo il 25 per cento delle famiglie di persone con disabilità ha degli amici – ha detto suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della Conferenza episcopale italiana – . Voi siete campioni diamicizia. Dovete far vedere a tutti il vostro carisma. Per voi le persone con disabilità non sono da assistere, ma persone con cui vivere un cammino di fede. Voi avete questo dono: provocare le comunità cristiane, le parrocchie, le diocesi”. Le comunità, oggi 49, sparse dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, hanno l’obiettivo di creare legami di amicizia e di condividere un cammino spirituale con persone con disabilità intellettiva, i loro genitori, i fratelli e le sorelle. Sul tema “Grandi cose ha fatto per noi”, oltre a suor Veronica Donatello, c’è stata la presenza di don Andrea Cavallini e dell’attore Giovanni Scifoni. A Pompei c’erano persone provenienti da Albania, Cipro, Grecia, Croazia e Slovenia, insieme con il coordinatore internazionale, lo spagnolo Raul Izquierdo Garcia. Presenti delegazioni delle comunità italiane dell’Arca: Il Chicco di Ciampino e L’Arcobaleno di Quarto Inferiore. Il vescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo ha rivolto un augurio speciale: “Questo vostro incontro non poteva che svolgersi a Pompei, perché qui siamo nella casa della Madre e perché Pompei si mantiene sulle colonne della fede e della carità, nell’accoglienza delle fragilità”. Nelle quattro giornate è stato presentato un video storico, nato da un’idea di Angela Grassi e realizzato grazie a Matteo Cinti ed Emanuele Bertolini della Segreteria nazionale, che riassume le fasi vissute in questi cinquant’anni. Un grazie particolare è stato rivolto al Coro delle Mani Bianche della maestra Maria Teresa Visone, alle ballerine della compagnia di Demis Autellitano, e a tutti coloro che in territorio campano hanno contribuito a favorire l’accoglienza dei partecipanti.