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Esplosione a Ercolano, scattano due arresti

Sono scattati due arresti ai danni dei responsabili dell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio illegali ad Ercolano che ha portato alla morte di Samuel Tafciu e delle sorelle gemelle Sara e Aurora Esposito lo scorso 18 novembre. La fabbrica, un locale in Via Patacca adibito alla produzione di fuochi d’artificio senza alcuna autorizzazione né misura di sicurezza. Le indagini condotte dalla Procura di Napoli e dai carabinieri hanno portato ad individuare in una miscela esplosiva da 10 chilogrammi la causa dell’esplosione della fabbrica. Rinvenuti anche più di 300 chilogrammi di polveri non miscelate, che sarebbero state utilizzate per realizzare i fuochi d’artificio per il periodo natalizio. Dopo l’iniziale arresto di Pasquale Punzo, i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi di Vincenzo d’Angelo, trentunenne presunto socio di Punzo nella gestione della fabbrica. Per entrambi l’accusa è di omicidio volontario con dolo eventuale. Ai domiciliari, invece, l’imprenditore di San Giuseppe Vesuviano Raffaele Boccia, sessantaquattrenne, accusato di aver fornito i materiali necessari alla fabbricazione degli esplosivi illegali. Tra gli indagati anche l’ex compagna di Punzo, madre della ragazza tredicenne, alla quale era intestato il locale teatro della tragedia.