A Napoli studiare è un lusso
Qui dove l’inflazione morde e l’età media si aggira intorno ai 44 anni, grazie alla popolazione giovanile, studiare costa sempre più caro. Per affrontare il caro vita anch’esso alto, ma questa volto non è una buona notizia – che a luglio ha sfiorato il 2,3 per cento, contro il dato Istat nazionale dell’1,7 – una famiglia su tre opterà per libri scolastici usati per contenere i costi. Secondo un’indagine Altroconsumo, il 31% dei nuclei con figli alle medie e il 26% con figli alle superiori ricorrerà all’usato, laddove possibile alternandolo al nuovo. Il Comune di Napoli garantisce la distribuzione gratuita dei libri di testo solo agli alunni che frequentano le scuole primarie cittadine mediante il ricorso a cedole librarie in formato elettronico. La condizione è il possesso di un’attestazione Isee, relativa all’anno 2025, pari o inferiore a 13.300 euro. Capitolo a parte, quello degli studenti universitari. I costi per arrivare alla laurea sono sempre più esosi, a cominciare dagli alloggi per i fuorisede. La ricerca di stanze singole in alcune città italiane, per esempio, sta rallentando. Napoli le batte tutte con un meno 47 per cento nel corso degli ultimi dodici mesi. La flessione osservata su alcune città, secondo una ricerca di Immobiliare.it, è riconducibile ai prezzi elevati. Unica consolazione è che il capoluogo non rientra tra le quattro città dove affittare una stanza singola è più oneroso, che sono Milano, Bologna, Firenze e Roma. Napoli è fuori dalla top ten, con livelli pari a 445 euro al mese.