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Terra dei fuochi: giro di vite per chi inquina

Il decreto legge che modifica parte del Codice dell’ambiente introduce nuove sanzioni che prevedono,nei casi più gravi, l’arresto. Si individuano tre differenti reati per la gestione illecita dei rifiuti. Ovvero, l’abbandono di rifiuti non pericolosi, in questo caso scatta una contravvenzione;  il delitto di abbandono di rifiuti pericolosi; l’introduzione dell’arresto per i reati ambientali di maggiore gravità, come il disastro ambientale e il traffico illecito di rifiuti. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni a parlato di “fondamentale cambio di passo” nell’azione di contrasto alle ecomafie. La legge prevede l’istituzione del Commissariato straordinario della Terra dei fuochi, incarico affidato al generale Giuseppe Vadalà. Al quale sono stati assegnati 15 milioni di euro per la rimozione dei rifiuti abbandonati e per le attività di bonifica dei siti contaminati in Campania. Nell’offensiva ai trafficanti di rifiuti e sostanze inquinanti è stato previsto l’inasprimento delle cosiddette “pene accessorie”: dalla sospensione della patente per gli autisti coinvolti al fermo amministrativo dei veicoli e all’esclusione dall’Albo dei gestori ambientali per le imprese che operano fuori legge. Il decreto è passato con 137 sì, 85 no e tre astenuti alla Camera dopo il sì del Senato. Viene da chiedersi perché a un numero così alto di parlamentari l’emergenza sanitaria e ambientale di un territorio così vato e martoriato non meriti il loro voto. Sui tre astenuti, basta astenersi.