Tanti eventi per ricordare Giancarlo Siani
Nel corso di un incontro nella sede dell’Ordine dei giornalisti della Campania è stato presentato il programma degli eventi per ricordare Giancarlo Siani, il cronista ucciso dalla camorra, a quarant’anni dall’omicidio. Vi hanno preso parte il presidente dei giornalisti campani Ottavio Lucarelli, Paolo Siani e i figli Gianmario e Ludovica, Geppino Fiorenza di Libera. “La semina di questi quarant’anni sta dando i suoi frutti e il nostro obiettivo è affidare questi semi ai giovani affinché possano ricordarlo – ha detto il fratello del cronista del Mattino Paolo Siani -, prendere tutto il bene e non deviare dal loro percorso di vita”. Oggi da una bruttissima pagina nascono tante cose belle: l’impegno nelle scuole e in tutti i luoghi dove sia possibile testimonianza l’impegno di un bravo professionista e le passioni di una persona perbene. “L’attualità del messaggio di Giancarlo è rivolto al mondo dell’informazione e a tutta la società civile” ha sottolineato il presidente Lucarelli nell’annunciare la serie di eventi che si svolgeranno in in provincia di Napoli e non solo. Tra questi, il 23 settembre, dopo una cerimonia al Mercadante e la deposizione di fiori alle Rampe Siani, al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore ci sarà la proiezione pubblica del documentario “Quarant’anni senza Giancarlo Siani” di Filippo Soldi, prodotto da Combo International in collaborazione con Rai Documentari, che sarà trasmesso la stessa sera in prima serata su Rai3. Per Gianmario Siani, le inchieste dello zio restano un monito. La libertà di informazione oggi sta perdendo colpi, ma l’esempio di Giancarlo, un giornalista che andava sui luoghi e verificava di persona le notizie, può riportarci sulla strada giusta. “Per noi Giancarlo è rimasto un grande dolore – aggiunge Geppino Fiorenza, referente regionale di Libera in Campania – quella sera non fu sufficientemente difeso e ancora oggi è una sofferenza. Ma rimane un esempio fondamentale per tanti giovani”.