Piano di rientro sanitario, “campo largo” in difesa della Campania
Dal governatore De Luca a Forza Italia, attraverso l’intervento del segretario regionale di Forza; dal Movimento Equità Territoriale a vari settori della sociteà civile c’è una forte reazione contro il no del ministero della Salute all’uscita della Campania al piano di rientro sanitario della Campania. La presa di posizione più dura è quella del presidente della Regione, intenzionato a portare il ministero in tribunale. “È un atto di delinquenza politica, un ricatto, una discriminazione, con pretesti vergognosi. Ci opporremo in sede civile e penale, con una ipotesi di concussione da parte dei dirigenti ministeriali”, così Vincenzo De Luca. A sorpresa, anche il centrodestra locale, con Fulvio Martusciello, ha preso posizione, invitando il ministero della Salute a rivedere la sua valutazione e a non applicare disparità di trattamento. “Questa decisione rappresenta una scelta politica che penalizza ingiustamente la Regione, mentre il Piemonte, con un disavanzo sanitario di oltre 400 milioni di euro, non subisce restrizioni. La Campania, invece, con un avanzo di bilancio di soli 8 milioni, viene punita, mentre le regioni del Nord continuano a ricevere fondi sanitari fino a 800 euro procapite in più, spesso utilizzati per coprire scandali sanitari” è la denuncia del segretario nazionale del Movimento Equità Territoriale Rossella Solombrino.
