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Al Campania Libri Festival i giochi di parole di Renato Rocco

La risata suscitata dai calembour, dai giochi di parole e dagli aforismi non è fine a se stessa, ma è viatico per osservare il mondo da una prospettiva insolita e fuori dal comune. Chi ha seguito la produzione letteraria di Renato Rocco, un autore sopraffino mai abbastanza rimpianto, sa bene che le sue non sono risate a perdere ma un investimento sulla propria salutementale e sulla storiografia delle emozioni. I libri scritti dal prolifico poeta e scrittore si possono trovare nel Cortile d’onore di Palazzo Reale a Napoli, allo stand numero 10 dell’editore Dario Abate, fino al 5 ottobre. Una ospitalità frutto dell’amicizia della moglie di Renato Rocco Pinarosa Cerasuolo (nella foto), che ne conserva la memoria intellettuale, e la madre dell’editore Abate, Rosanna  Vespoli. Renato Rocco nei suoi scritti smaschera la Napoli irreale, colpisce diettamente al  cuore una produzione culturale posticcia e affidata a parolai, piuttosto che a parolieri. Il suo era un rigoroso pessimismo della ragione, mai prono alla cultura popolare calata dall’alto , incapace di fare i conti con la forzata e rischiosa coabitazione tra borghesia e plebe della società di massa. Gli ultimi scritti di Renato Rocco sono stati raccolti con cura da Iuppiter Edizioni. Naturlamente allo stan numero 10 ci sono anche i libri di Dario Abate il quale, oltre ad essere un editore di successo, è anche uno scrittore. L’ultimo saggio di HOW2 Edizioni, intitolato “Il libro nero dei Servizi Segreti e dei grandi misteri d’Italia”, scritto dall’editore e saggista Dario Abate, rappresenta una sorprendente inchiesta sugli anni di piombo e sui tanti misteri ad essi correlati. Abate indaga sui ruoli di politica, P2 e servizi segreti, per fare luce sulle stragi, sugli scandali ed in particolare su due grandi misteri italiani: i casi Moro e Pecorelli. Grazie ad una ricostruzione fatta ex novo, con l’ausilio delle nuove tecnologie, Abate ricostruisce vari mosaici, arrivando a conclusioni sconcertanti.